Premio Fair Play Menarini: la categoria ‘Modello per i giovani’ dedicata a Paolo Rossi
Paolo Rossi che esplode di felicità con le braccia distese in segno di gloria è la fotografia indelebile che ogni tifoso italiano custodisce nel proprio scrigno dei ricordi.
Un’istantanea che ferma il tempo al quinto minuto di quel famoso Italia – Brasile del 5 luglio 1982, quando la stella del calciatore toscano illuminò lo stadio Sarriá di Barcellona, contribuendo poi a regalarci la vittoria finale ai Mondiali di Spagna, il successo di un’intera nazione, vogliosa di alzare la testa e ripartire.
Proprio nello stesso clima di ripartenza è stata annunciata poche settimane fa la XXV edizione del Premio Internazionale Fair Play Menarini che si svolgerà a Castiglion Fiorentino nella giornata di mercoledì 1 settembre 2021 con il ricordo del campione mondiale originario di Prato, prematuramente scomparso nel dicembre del 2020, al centro della cerimonia.
Un omaggio ai successi dell’ex centravanti azzurro che non ripercorrerà solo la lunga lista di trofei messi in bacheca, ma si concentrerà sui retroscena di una carriera improntata sui principi del gioco pulito.
La storia agonistica di Paolo Rossi infatti non è stata solo un accumularsi di glorie personali, piuttosto si è sviluppata intorno alle solide basi dell’altruismo e dell’esempio positivo verso le nuove generazioni.
In quattordici anni di calcio professionistico “Pablito” ha inanellato 341 presenze e 134 marcature, vincendo anche il Pallone d’Oro nel 1982. Poi, una volta appesi gli scarpini al chiodo, ecco che il successo planetario frutto delle sue prodezze “mondiali” è diventato un motivo per aiutare gli altri: dall’album solidale “Voci dal Cuore”, alle decine di partite di beneficenza (giocate e organizzate) fino al sostegno concreto nei confronti dei club amatoriali che svolgono un ruolo fondamentale nella provincia italiana più profonda, propagandano lo sport come missione di vita.
Per questo a Paolo Rossi sarà intitolato il premio della categoria “Modello per i giovani” del XXV Premio Internazionale Fair Play Menarini. Un riconoscimento al calciatore e soprattutto all’uomo che lungo tutto il suo percorso di vita è riuscito a mettere in pratica quell’insieme di valori che ancora oggi sono il solido fondamento di ogni comunità sportiva.
L’omaggio al campione delle notti magiche di Spagna ‘82 non sarà solo un momento emozionante da vivere con trasporto durante la cerimonia di Castiglion Fiorentino, ma sarà anche accompagnato dalla realizzazione di una rubrica dedicata al suo ricordo.
Tre pillole video, in uscita nel mese di Giugno, in cui la moglie Federica Cappelletti ripercorre alcuni dei momenti più emozionanti di un protagonista assoluto dello sport italiano e il fair play di sportivo, uomo, marito e padre, dentro e fuori dal campo da gioco.
“Il Fair Play per Paolo è stato un vero e proprio modo di vivere – ha spiegato Federica Cappelletti – Diceva sempre che la correttezza, i valori veri, lo spirito di amicizia, di collaborazione, dovevano esistere dentro il campo e anche fuori. Paolo ritirò il Premio Fair Play nel 2010 e fu molto contento di riceverlo perché rispecchiava esattamente il suo modo di essere. Ed io oggi non posso che ringraziare per l’intitolazione di questo premio alla sua memoria. Spero che chi riceverà questo riconoscimento possa davvero incarnare i principi e i valori che Paolo ha sempre trasmesso al mondo intero” .
… PABLITO
APPARVE SUBITO
UN RAGAZZO PULITO ,
SANO GENUINO GENIALE
DE’LA PROVINCIA ITALIANA :
FIGLIO FRATELLO AMICO
VICINO AI TANTI “ROSSI” ITALIANI
CHE DA BIMBI TIRAN CALCI
INTANTILI AD UN PALLONE ⚽️
PRIA PIENO DI STRACCI
CHE POI SI TRASFORMANO IN SOGNI
CHE OGNI PABLITO SSÌ ROSSI RIPONE
NEL PROPRIO CASSETTO … ED APPENA
UN RAGGIO DI S☀️LE , IN ORO TRASFORMA IL CALORE …
Grande Pablito, cuore toscano e sostanza veneta, bello dedicargli il premio farir play esempio di un calcio che forse non ci sara’ mai piu’ e , se posso, vorrei citare altri 2 atleti purtroppo entrambi scomparsi troppo presto e troppo precocemente che, nel segno del fair play e dello spirito sportivo vero e autentico, meritano un ricordo perenne: sto parlando di Gaetano Scirea e di Pietro Mennea grandi esempi di lealta’ sportiva, spirito di sacrificio e vera passione, valori intramontabili e che ogni tanto andrebbero ricordati a giovani e meno giovani. Grazie per questo spazio.