Un progetto per far respirare il mondo. Una foresta di 10.000 alberi

Tra le loro fronde stormisce il mondo, le loro radici affondano nell’infinito.
Herman Hesse

Da anni ci occupiamo della vostra salute, non solo con la produzione di farmaci ma anche attraverso la ricerca di nuove terapie e nuovi strumenti innovativi.

La pneumologia è quella branca della medicina che studia le malattie dell’apparato respiratorio, come l’asma e la bronco pneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Abbiamo portato avanti studi, ricerche, analisi… e oggi abbiamo deciso di fare un ulteriore passo in avanti.

Facciamo respirare il mondo per farti respirare meglio

Da una recente indagine sull’inquinamento atmosferico, Qualità dell’aria in Europa 2016, risulta che circa il 90% degli abitanti è esposto a concentrazioni di inquinanti ritenuti dannosi per la salute tra cui il particolato, il biossido di azoto e l’ozono troposferico e il benzo(a)pirene. Dati preoccupanti che ci fanno comprendere quanto ambiente e respiro siano legati indissolubilmente.

Per questo, il Gruppo Menarini ha deciso di attivare un progetto per la piantumazione di una foresta di 10.000 alberi, con l’aiuto e il sostegno di Treedom.

La foresta di Menarini, una foresta di 10.000 alberi

Negli ultimi anni la distruzione delle foreste ha avuto un ritmo di oltre 2.000 ettari all’anno. Una perdita importante, se si considera che nel nostro paese i terreni forestali sono i maggiori depositi di carbonio, tanto che ogni ettaro contiene l’equivalente di mille tonnellate di CO2 sottratte dall’atmosfera.

Attraverso la piantumazione di 10.000 alberi il nostro obiettivo è quello di:

  • incrementare l’assorbimento di CO2 per contrastare il cambiamento climatico e gli eccessi dell’effetto serra
  • contrastare la deforestazione e il dissesto ambientale
  • contribuire alla tutela della biodiversità
  • contrastare l’erosione dei suoli e la desertificazione
  • migliorare la fertilità dei terreni
  • stabilizzare l’assetto idrogeologico delle zone di progetto

Il progetto, in rispetto della biodiversità del luogo, prevede utilizzo di alberi di specie da frutto, specie forestali e specie a rischio di estinzione, al fine di preservare gli habitat e gli equilibri eco-sistemici. Inoltre, coinvolgerà attivamente la popolazione locale, sia singoli contadini sia piccole cooperative di agricoltori, favorendo comportamenti virtuosi di rispetto e tutela delle risorse naturali, e iniziative di micro-imprenditorialità. Tutti i prodotti derivati dagli alberi resteranno a disposizione dei contadini e delle cooperative.

I nostri alberi saranno così curati da contadini locali e noi, come in un’adozione a distanza, li seguiremo crescere, con la speranza di creare un futuro più green per tutti i pazienti.

Lo sapevi che…

L’albero più grande d’Italia è in Toscana, nel comune di Reggello, in provincia di Firenze. È un abete dell’Oregon, alto 62,45 metri, con una circonferenza del tronco di 3,31 metri, per vederlo vi basterà andare nella riserva naturale di Vallombrosa.

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