Ondate di caldo: i consigli dal Ministero della Salute

L’ondata di calore è periodo prolungato in condizioni meteorologiche estreme, caratterizzato da temperature elevate, al di sopra dei valori usuali, in alcuni casi associate ad alti valori di umidità relativa.

Con decreto ministeriale del 26 maggio 2004, il Ministero della Salute ha prodotto le linee guida per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute; e negli anni successivi ha istituito un gruppo di lavoro nazionale per le emergenze climatiche, che ha realizzato una serie di documenti contenenti le raccomandazioni per i cittadini e gli operatori sanitari.

Vediamole insieme.

Ondate di caldo: gli effetti sulla salute

Durante le ondate di calore il sistema di regolazione della temperatura del nostro corpo potrebbe non riuscire a disperdere il calore eccessivo. Il corpo disperde il calore in eccesso principalmente tramite la sudorazione, ma in condizioni fisiche e ambientali estreme questo meccanismo non è sufficiente. 

Se, ad esempio, il tasso di umidità è molto elevato, il sudore evapora lentamente e quindi il corpo si raffredda a stento e la temperatura corporea può aumentare a valori tanto elevati, superiori a 40°C, da danneggiare gli organi vitali dell’organismo.

Queste condizioni ambientali estreme possono provocare disturbi lievi, come crampi, svenimenti, gonfiori, o di maggiore gravità, come lo stress da calore e il colpo di calore; ma potrebbero determinare anche un aggravamento delle condizioni di salute di persone con patologie croniche preesistenti. 

Ondate di caldo: quali sono i fattori che condizionano fortemente la termoregolazione

Tra i fattori che condizionano la termoregolazione ci sono:

    • L’età, in particolare i bambini e le persone anziane. I neonati e i bambini piccoli, per via della ridotta superficie corporea e della mancanza di una completa autosufficienza. Le persone anziane hanno condizioni fisiche generalmente più compromesse e l’organismo può essere meno efficiente nel compensare lo stress da caldo e rispondere adeguatamente ai cambiamenti di temperatura.
    • Stati di malattia e presenza di febbre 
    • Presenza di patologie croniche. I malati cronici e, in particolare, i malati di malattie croniche polmonari (Broncopatia cronica ostruttiva, Bpco) e cardiovascolari (ipertesi, cardiopatici), diabete, malattie neurologiche come il morbo di Parkinson e le demenze.
    • Assunzione di alcuni farmaci. Le persone che assumono regolarmente farmaci, perché il meccanismo di azione di alcuni medicinali può essere potenziato dal caldo o può favorire direttamente disturbi causati dal calore.
    • Consumo di droghe e alcol

Quando fa molto caldo sono a rischio anche le persone non autosufficienti, che dipendono dagli altri per regolare l’ambiente in cui si trovano e per l’assunzione di liquidi; e le persone, anche giovani, che fanno esercizio fisico o svolgono un lavoro intenso all’aria aperta.

Come si conservano i farmaci

Duranti i mesi estivi è necessario prestare maggiore attenzione alla corretta conservazione domestica dei farmaci. In particolare è necessario:

  1. Leggere attentamente le modalità di conservazione riportate sulle confezioni dei farmaci. 
  2. Qualora le modalità di conservazione non fossero esplicitate, conservare il prodotto a temperatura superiore ai 30°C solo per brevi e occasionali periodi
  3. Conservare tutti i farmaci nella loro confezione, lontano da fonti di calore e da irradiazione solare diretta. 
  4. Durante la stagione estiva riporre in frigorifero i farmaci che prevedono una temperatura di conservazione non superiore ai 25-30°C
  5. Alcuni farmaci, una volta aperti, possono scadere prima della data riportata sulle confezioni. Luce, aria, umidità e sbalzi di temperatura, possono deteriorare il prodotto prima del previsto. In caso di dubbio, consultare sempre il proprio farmacista.

Leggi qui i nostri consigli e le precauzioni da seguire per contribuire a ridurre gli effetti nocivi delle ondate di calore sulla salute.

Ondate di caldo: a chi bisogna rivolgersi

In caso di malessere è necessario consultare immediatamente il medico di famiglia. Il medico di famiglia è colui che conosce meglio le condizioni di salute, le malattie preesistenti, la posologia e il tipo di farmaci assunti, e che dunque può consigliare al meglio il suo assistito.

Se si avverte malessere durante le ore notturne o nei giorni festivi, ci si può rivolgere al Servizio di guardia medica, attivo tutti i giorni feriali dalle ore 20 di sera fino alle ore 8 del mattino successivo. Il sabato e la domenica il servizio è sempre attivo, fino alle ore 8 del lunedì mattina. Inoltre, in tutte le festività diverse dalla domenica, il servizio funziona ininterrottamente a partire dalle ore 10 del giorno prefestivo, fino alle ore 8 del primo giorno non festivo. 

Nel caso di un malore improvviso o in presenza di condizioni che fanno temere un serio pericolo per la vita, attivare immediatamente il servizio di Emergenza sanitaria, chiamando il 118.

 

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