Menarini Ricerche all’ASCO Annual Meeting 2019 con tre progetti in fase di sviluppo nell’area oncologica

La presenza di Menarini Ricerche all’American Society of Clinical Oncology Annual Meeting 2019 dimostra ancora una volta la determinazione del Gruppo Menarini di voler dare il proprio contributo nell’area oncologica nello sviluppo di nuove terapie, con l’obiettivo di poter offrire soluzioni innovative a pazienti che, ancora oggi, hanno opzioni terapeutiche limitate e prognosi sfavorevoli.

È il nostro obiettivo di tutti i giorni, è lo scopo del nostro lavoro. Ecco i nostri tre progetti in fase di sviluppo.

Menarini MEN 1309

Menarini MEN 1309

MEN1309 è una molecola costituita da un anticorpo legato a una tossina. L’anticorpo si lega in modo specifico alla proteina CD205 presente in prevalenza sulla membrana delle cellule tumorali. Una volta legatosi alla cellula cancerosa, l’anticorpo con la sua tossina entra all’interno della cellula, la tossina viene rilasciata e uccide la cellula che ha bersagliato. Si è dimostrato che l’attività di MEN1309  non termina qui:uccisa la cellula tumorale, la tossina può essere liberata nell’ambiente extracellulare dove sono presenti altre cellule tumorali, uccidendole. In questo modo è possibile debellare una massa tumorale normalmente costituita da più cellule.

Il farmaco biologico è in sviluppo clinico in Europa con uno studio di fase I che vede arruolati pazienti con tumori solidi e linfomi.

Alla conferenza, Menarini Ricerche ha mostrato i risultati di uno studio sull’espressione della proteina CD205 (bersaglio riconosciuto dall’anticorpo) in campioni di tessuto provenienti da pazienti con tumore della mammella triplo-negativo, tumore al pancreas e alla vescica. Questi importanti risultati sono molto utili per supportare lo sviluppo clinico del MEN1309 in queste diverse forme tumorali.

Menarini MEN 1703

Menarini MEN 1703

FLT3 è una proteina presente normalmente sulla membrana delle cellule dove svolge importanti funzioni per la sopravvivenza delle stesse, ma se presente in forma mutata può attivare una serie di segnali che portano alla moltiplicazione incontrollata delle cellule  e quindi alla trasformazione tumorale. Sono in sviluppo farmaci che riescono a inibire l’attività di FLT3, ma la cellula tumorale può mettere in atto dei meccanismi  di resistenza, come l’aumento dell’espressione della proteina intracellulare PIM, che riescono ad aggirare l’azione di tali molecole rendendole di fatto inefficaci. Il MEN1703, oltre ad agire su FLT3 frenando la moltiplicazione delle cellule tumorali, interviene anche su PIM, bloccando il meccanismo di resistenza e promuovendo la morte della cellula tumorale.

menarini ricerche
Menarini Ricerche presentazione DIAMOND-01, primo studio clinico di MEN1703 nell’uomo

Menarini Ricerche ha presentato il disegno del primo studio clinico di MEN1703 nell’uomo, il DIAMOND-01. Lo studio ha come obiettivo principale quello di identificare la dose da utilizzare per i successivi studi clinici.

Per la prima volta, si testerà nell’uomo una molecola che agisce contemporaneamente sulle proteine FLT3 e PIM, con la potenzialità di poter trattare anche quei pazienti che mostrano resistenza ai trattamenti esclusivamente mirati a una delle due proteine.

Menarini 1611

Menarini MEN 1611

Nelle cellule tumorali è presente una proteina, PI3K, responsabile dell’attivazione di segnali capaci di promuovere la crescita e la proliferazione delle cellule tumorali. Il MEN1611 è in grado di penetrare all’interno della cellula cancerosa inibendo l’attività della proteina PI3K, a prescindere dai segnali di attivazione provenienti dall’esterno.

Menarini Ricerche sta portando avanti lo sviluppo clinico di questa interessante molecola in un’indicazione importante come il cancro della mammella. All’ASCO Annual Meeting è stato presentato il disegno dello studio clinico di fase Ib B-PRECISE-01, attualmente in corso in Europa.

Questo studio si prefigge di identificare la giusta dose di farmaco che verrà utilizzata negli studi clinici successivi. Una volta identificato questo dosaggio, verranno arruolati altri pazienti per confermare il risultato ed essere certi di procedere nella giusta direzione.

La ricerca italiana all’ASCO: 15 giovani oncologi premiati

Ancora un altro riconoscimento per la ricerca oncologica italiana: il 5 maggio all’ASCO Annual Meeting sono stati premiati per le loro ricerche sul cancro15 scienziati italiani che hanno ricevuto i Merit Award della Conquer Cancer Foundation.

Chi sono queste giovani promesse della ricerca oncologica italiana? Andiamo a scoprirlo insieme:

  • Francesca Battaglin è ricercatrice dell’Istituto oncologico Veneto-Irccs, ed è al suo secondo Merit Award. Sta lavorando sulle variazioni genetiche nel tumore del colon, ed è attualmente al lavoro al Norris Comprehensive Cancer Center della Keck School of Medicine di Los Angeles
  • Paolo Strati, anche lui al secondo Award, è oncoematologo dell’Anderson Cancer Center di Houston
  • Vincenza Conteduca è ricercatrice dell’Istituto dei tumori di Meldola (Forlì) ma attualmente è attiva al Dana-Farber Cancer Institute di Boston con studi sulle neoplasie della prostata. È il suo terzo Merit Award.
  • Daniele Rossini è oncologo all’azienda ospedaliera di Pisa, specialista in tumori colorettali. Terzo Award anche per lui.
  • Alberto Puccini, premio speciale “under 35”, già premiato nel 2018 con il riconoscimento per i giovani scienziati, quest’anno è stato premiato con il Loxo Oncology Endowed Merit Award.
  • Matteo Lambertini lavora al Policlinico San Martino-Università di Genova ed è stato premiato con il Sherwin Family Endowed Merit Awards per le sue ricerche sul tumore al seno nelle giovani donne e, in particolare, sugli effetti nella gravidanza.
  • Marco Bandini, specialista in tumori prostatici all’ospedale Vita-Salute San Raffaele.
  • Maria Alessandra Calegari dell’oncologia medica della Fondazione policlinico universitario Gemelli Irccs.
  • Antonio Di Meglio, specialista in carcinoma mammario all’Instituto Gustave Roussy di Parigi.
  • Brunella Di Stefano, della Fondazione policlinico universitario Gemelli Irccs.
  • Roberto Ferrara, dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano.
  • Federica Marmorino e Gemma Zucchelli, ricercatori del Dipartimento di ricerca traslazionale dell’Azienda ospedaliera universitaria Pisana.
  • Biagio Ricciuti, ricercatore in genomica al Dana Farber Institute.
  • David James Pinato, dell’Imperial College di Londra laureato all’università del Piemonte Orientale ‘A. Avogadro’.

Scopri Qual è il percorso che segue la ricerca farmaceutica in Menarini?

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