Menarini Ricerche al meeting annuale dell’AACR

Menarini Ricerche, dal 14 al 18 aprile 2018, ha partecipato al meeting annuale dell’AACR, American Association for Cancer Research, a Chicago-USA, per presentare gli ultimi risultati relativi al nuovo inibitore di chinasi PI3K MEN1611, in sviluppo per il trattamento di tumori solidi.

MEN1611 è un nuovo inibitore ad uso orale della fosfatidilinositol 3-chinasi (PI3K) diretto con potenza nanomolare verso isoforme mutanti della PI3Kα e PI3Kϒ. I risultati della fase I hanno mostrato che MEN1611 è ben tollerato, identificandone la dose massima tollerata.

Menarini: MEN1611 presentato a Chicago al meeting dell’AACR

L’AACR è la più antica e grande organizzazione scientifica al mondo focalizzata su ogni aspetto della ricerca innovativa e di alta qualità sul cancro. Fondata nel 1907, da un gruppo di 11 medici e scienziati interessati alla ricerca, “per favorire l’investigazione e diffondere la conoscenza del cancro”, attraverso i suoi programmi e servizi, l’AACR promuove la ricerca sul cancro, accelera la diffusione di nuovi risultati di ricerca tra gli scienziati e promuove l’educazione e la formazione scientifica.

La sua reputazione ed eccellenza attraggono ogni anno i migliori ricercatori del settore. Il Gruppo Menarini in occasione del meeting annuale a Chicago ha presentato i dati degli studi preclinici del MEN1611 in due poster.

Il primo, intitolato MEN1611, A novel α-selective PI3K inhibitor in solid tumors, mostra l’attività antitumorale sia in vitro che in vivo, dimostrando effetti sinergici quando usato in combinazione con varie terapie, sia anticorpi monoclonali che molecole di sintesi chimica, in differenti istotipi tumorali.

Il secondo poster, The role of MEN1611, a class I PI3-Kinase (PI3K) inhibitor, in reprogramming the pro-tumoral inflammatory environment, si focalizza sulla capacità del MEN1611 di riprogrammare le cellule infiammatorie presenti nei tessuti peri-tumorali attraverso la sua capacità di inibire l’isoforma gamma della chinasi PI3K espressa dalle cellule mieloidi.

La nostra ricerca non si ferma mai.

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