Menarini promuove il pensiero critico per contrastare le fake news

Le fake news sanitarie rappresentano un problema serio e sempre più attuale. La miriade di informazioni a cui ogni giorno siamo sottoposti ci mette in condizione di essere molto aggiornati ma, potenzialmente, anche molto disinformati. 

Quello della buona informazione è un tema che sta a cuore al Gruppo Menarini, costantemente impegnato a diffondere messaggi di cultura scientifica sui temi più rilevanti della salute.

E’ per questo motivo che Menarini, insieme all’Osservatorio Permanente Giovani – Editori, si è fatto promotore di una iniziativa che va esattamente in questa direzione. Si tratta del progetto per le scuole superiori intitolato “Salute, fake news e verosimiglianze: allenaMENTI per non perdere la bussola”, rivolto alle scuole che partecipano all’iniziativa “Il Quotidiano in Classe”, promossa dall’Osservatorio.

Dal mal di testa al raffreddore, sono 15 milioni gli italiani che in caso di piccoli disturbi cercano informazioni sul web, ma 8,8 milioni di essi sono stati ‘vittime’ di fake news nel corso del 2022. In particolare, sono 3,5 milioni i genitori che si sono imbattuti in indicazioni mediche sbagliate.

Dati che emergono da una ricerca del Censis (Centro Studi Investimenti Sociali) realizzata in collaborazione con Assosalute e che fotografano una situazione tutt’altro che rassicurante. 

Internet infatti risulta essere la principale fonte d’informazione scientifica per un italiano su tre e, in percentuale, la terza opzione informativa (28,4%) dopo il medico di medicina generale (53,5%) e il farmacista (32,2%). Il 17% degli italiani consulta siti web generici sulla salute, il 6% i siti istituzionali, il 2,4% i social network.

Inoltre, tra i millennials, ovvero i giovani nati fino al 1995, che compongono la maggioranza della popolazione studentesca italiana, sale al 36,9% la quota di chi usa autonomamente il web per trovare informazioni su come curare i piccoli disturbi.

Proprio a causa di questa tendenza, appare chiaro che la galassia del web nasconda contenuti di ogni tipo, tra cui molti di essi sono soggetti a espedienti editoriali definiti «acchiappaclick» che possono minare la credibilità dei messaggi.

L’esigenza di costruire meccanismi di verifica più efficaci è quanto mai necessaria per rendere i cittadini degli individui più maturi e più protetti dalle cosiddette “bufale”. Quando si tratta di salute, la capacità di identificare la qualità dei messaggi diffusi sul web è fondamentale, perché inevitabilmente influisce su approcci e comportamenti in tema di salute.

Una simile esigenza si fa ancora più importante quando si parla di giovani studenti, che saranno i cittadini informati del futuro.

L’obiettivo alla base del percorso formativo organizzato dal Gruppo Menarini e dall’Osservatorio Permanente Giovani – Editori è fornire ai ragazzi gli strumenti per distinguere il falso dal vero e dal verosimile, attraverso lo sviluppo del pensiero critico e mediante un’incessante verifica dell’attendibilità delle fonti.

Seguendo questi principi, nel corso dell’anno scolastico 2021/2022 il progetto è stato portato in 500 classi di 140 istituti di tutta Italia, coinvolgendo circa 13 mila studenti

L’ultimo atto di “Salute, fake news e verosimiglianze: allenaMENTI per non perdere la bussola” si è tenuto a Firenze, dove 5 classi provenienti da varie parti d’Italia sono salite sul palco a esporre i risultati del proprio lavoro e hanno messo in scena dei brevi dibattiti su temi di attualità.

Tra gli argomenti trattati: impatto dello smart working sulla salute dei lavoratori, dieta mediterranea, fast fashion, legalizzazione delle droghe leggere ed eutanasia.

“Abbiamo sostenuto il progetto dell’Osservatorio – ha dichiarato Lucia Aleotti, azionista e membro del board Menarini, intervenuta all’evento conclusivo – Per avere delle menti libere, interessate ad arrivare sempre alla verità. La cosa più bella che un Paese possa avere sono proprio le persone che scelgono”.

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