La salute della donna. Vademecum per un benessere psicofisico al femminile

La salute della donna e del bambino sono tra gli obiettivi generali del Piano sanitario nazionale Italiano: per questo il Ministro della Salute ha promosso l’indizione di una Giornata Nazionale dedicata alla salute della donna, fissata per il giorno 22 aprile di ogni anno, data di nascita anche del premio Nobel Rita Levi Montalcini.

La Giornata Nazionale della Salute della donna, che ha già “festeggiato” il suo primo anno, ha l’obiettivo di promuovere la sensibilizzazione e l’attenzione sul tema della salute dell’universo femminile, interessando tutte le età della vita, dalla nascita alla senescenza. “In occasione di tale giornata, le amministrazioni pubbliche, anche in coordinamento con le associazioni di volontariato, promuoveranno, nell’ambito delle rispettive competenze e attraverso idonee iniziative di comunicazione e sensibilizzazione, l’attenzione e l’informazione sul tema del benessere della donna.”

Per l’occasione, è stato pubblicato il Vademecum per un benessere psicofisico al femminile. “Tutelare la salute della donna – scrive Beatrice Lorenzin, nell’introduzione dell’opuscolo – significa al tempo stesso tutelare la salute di un’intera famiglia, di un’intera comunità. La promozione della salute delle donne consente di contribuire al miglioramento dello stato di salute di tutta la popolazione, ed è una misura della qualità, dell’efficacia ed equità del sistema sanitario. “

Vademecum per un benessere femminile

Ecco i 10 obiettivi da perseguire per tutelare il benessere psicofisico delle donne:

  1. Cancro. La priorità è dedicata alla diagnosi precoce dei tumori al seno e al collo dell’utero. I programmi di screening, prevenzione e trattamento, così come la vaccinazione contro il virus del Papilloma umano rappresentano l’arma più efficace per la salvaguardia o l’individuazione iniziale di lesioni tumorali benigne e/o maligne.
  2. Salute riproduttiva. Gli sforzi si concentrano verso la promozione del sesso sicuro quale misura preventiva per la salute sessuale e riproduttiva delle donne, in particolare nell’età compresa tra i 15 e i 49 anni.
  3. Salute materna. Soltanto nel 2013 quasi 300 mila donne sono state vittime di complicazioni legate alla gravidanza, al parto e/o a malattie correlate.
  4. AIDS. È fondamentale poter garantire alle donne affette da AIDS tutti i necessari trattamenti che consentano, oltre che la tutela dall’infezione stessa, anche verso altre malattie cui l’HIV abbassa le difese, come ad esempio la tubercolosi.
  5. Infezioni sessualmente trasmesse. A fianco di HIV e HPV (Papilloma virus umano), è necessario riuscire a proteggere (e curare) la donna, specie se a rischio, anche da altre malattie contraibili per via sessuale quali la gonorrea, la clamidia e la sifilide.
  6. Violenza sulle donne. Le ultime stime attestano che 1 donna su 3, al di sotto dei 50 anni, ha subito violenza fisica o sessuale da parte del partner o persona diversa dal compagno, con ripercussioni a breve e lungo termine sulla salute fisica e mentale.
  7. Salute mentale. Sensibilizzare le donne verso i possibili problemi di salute mentale, incentivandole a chiedere aiuto quando necessario, è tra gli obiettivi prioritari dell’OMS.
  8. Malattie non trasmissibili. Incidenti stradali, consumo pericoloso di tabacco, abuso di alcool, droghe e sostanze stupefacenti, obesità e sovrappeso hanno causato nel 2012, la morte precoce (prima dei 70 anni) di quasi 5 milioni di donne, specie in paesi a basso e medio reddito. Intento dell’OMS è aiutare/educare (giovani) donne e ragazze ad adottare corretti stili di vita, quale prerogativa per una vita lunga, in salute e di qualità.
  9. Adolescenza. Tra gli obiettivi di salute vi è anche quello di tutelare le ragazze adolescenti da problemi correlati alla salute sessuale e riproduttiva quali le malattie sessualmente trasmissibili, l’HIV e le gravidanze indesiderate.
  10. Invecchiamento. Oltre agli anni, sulla salute della donna pesano in tanti paesi anche pensioni più ridotte, un minore accesso alle cure mediche e ai servizi sociali rispetto alle opportunità offerte agli uomini.

Continua a leggere i consigli e le informazioni del Ministero della Salute su La salute della donna. Vademecum per un benessere psicofisico al femminile

Screening di prevenzione oncologica

La prevenzione oncologica è tra i primi obiettivi che il Ministero si pone, ma è altrettanto importante contribuire facendo periodicamente degli screening. Attraverso lo screening è infatti possibile individuare una malattia prima che si manifestino i sintomi, ecco perché è importante farlo anche quando non si hanno né segni né sintomi di tumore.

Le cellule alterate, infatti, non danno sintomatologia, soprattutto nelle fasi iniziali, ma possono in alcuni anni crescere fino a trasformarsi in un tumore. Con lo screening è possibile fare una diagnosi precoce, grazie alla quale si hanno più alte possibilità di trattamento e guarigione (o comunque controllo), quando i sintomi sono evidenti la malattia può essere ormai in una fase avanzata.

Le cose più importanti da sapere sugli screening:

  • Sono effettuati a intervalli regolari. Perché una malattia possa essere diagnosticata in modo precoce è fondamentale che gli screening siano riproposti per tutto l’arco di tempo in cui la malattia ha maggiori probabilità di svilupparsi, e un eventuale intervento terapeutico dia effettivi vantaggi in termini di guadagno di tempo e/o di qualità di vita.
  • Si rivolgono alle persone a maggior rischio di sviluppare una determinata patologia.
  • Sono articolati in più livelli. Una eventuale positività all’esame non equivale a una diagnosi certa di malattia. In caso di positività sono previsti specifici esami di approfondimento che porteranno ad una diagnosi definitiva. In caso di ulteriore conferma si dovrà effettuare un preciso iter terapeutico.
  • Rispettano le prove scientifiche. Tutti i passaggi all’interno degli screening sono effettuati secondo le indicazioni della ricerca scientifica, in base alla quale si determinano: la popolazione su cui eseguire gli esami; gli esami da effettuare e gli iter terapeutici in caso di positività; l’intervallo tra due round successivi di screening.

È importante sapere che in Italia, secondo le indicazioni del Ministero della Salute, il Servizio sanitario nazionale fornisce gratuitamente tre accertamenti per la diagnosi precoce dei tumori all’interno di programmi di screening: Tumore del seno, Tumore del collo (cervice) dell’utero, Tumore del colon-retto. Nei primi due casi si tratta di tumori tipicamente femminili (seno e collo dell’utero), il terzo (colon-retto) è molto frequente nelle donne, più di quanto si creda.

Noi del Gruppo Menarini vi raccomandiamo di concordare con il medico di fiducia delle visite e di programmare periodicamente degli screening di prevenzione.

Leggi anche: Prevenzione e controllo dell’influenza – 4 consigli dal Ministero della Salute

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *