Progetto Menarini “salvabimbi”: dalla parte dei più deboli

Sono tanti, sono circa 100.000 i bambini che ogni anno in Italia subiscono abusi di ogni tipo, da quelli più conosciuti alle forme più striscianti e nascoste. Fenomeni che toccano famiglie di ogni livello socio-economico, anche quelle con un profilo medio-alto, ma che nascondono i disagi più difficili da cogliere dall’esterno.

Dal 2016, Menarini porta avanti, con determinazione, forza e passione, il progetto “SalvaBimbi”: corsi di formazione per pediatri e medici di base al fine di creare un esercito di “sentinelle antiabuso”, attivo in tutte le città italiane, in grado di riconoscere e intercettare gli abusi sui minori.

Menarini e le sentinelle antiabuso

«Si stima che in Italia siano circa l’1% i bambini e gli adolescenti maltrattati, ma questa percentuale rappresenta solo la punta dell’iceberg e la “patololgia delle cure” riguarda oltre il 60% dei casi – dice Pietro Ferrara, referente nazionale della Società Italiana di Pediatria (SIP) per abusi e maltrattamenti e professore di Pediatria presso l’Università Campus Bio-Medico e Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma – Le forme di maltrattamento oggi conosciute sono infatti numerosissime e inizia ad esserci finalmente una maggiore consapevolezza del problema.

La formazione su questi temi è diventata indispensabile anche nelle forme diverse da quelle “tradizionali” delle violenze fisiche e degli abusi sessuali. In ogni caso i bambini vittime di abusi, violenze e maltrattamenti, possono soffrire di importanti conseguenze immediate e tardive e vanno incontro a un maggior rischio di sviluppare problemi cognitivi, linguistici e sociali e di sviluppare da adulti disordini della personalità o fare abuso di sostanze.»

Ecco perché il progetto Menarini “SalvaBimbi” prosegue, per il terzo anno consecutivo, con i nuovi corsi di formazione: Lo sai che… Incontri sulla realtà degli abusi e dei maltrattamenti dell’infanzia, organizzati con la Società Italiana di Pediatria (Sip) e la Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp).

Il training toccherà in 13 tappe e anche i piccoli centri, proprio per diffondere la conoscenza del fenomeno in maniera più capillare possibile in tutte le regioni, e coinvolgendo mille pediatri, che andranno ad aggiungersi ad altrettanti medici già formati, per creare un vero e proprio esercito di “sentinelle antiabuso”.

Da giugno i corsi vedranno impegnati di pediatri di Soave (Varese), Novara, Ragusa, Oristano, Noventa (Verbania), Brescia, Foligno (Perugia), Viterbo, Caserta, Rende (Cosenza), Ascoli Piceno, Parma e Savona.

Progetto Menarini “salvabimbi”

«La possibilità di prevenzione e contrasto del fenomeno degli abusi, non può prescindere da un’attenta informazione e sensibilizzazione da parte di tutti gli operatori pubblici e privati che entrano in contatto con il bimbo nel suo processo di crescita – dichiara Luigi Nigri, vice presidente nazionale della Fimp –. Intercettare l’abuso e la violenza prima che sia troppo tardi è uno dei compiti fondamentali del pediatra che, se competente e preparato, in questa ottica ricopre un ruolo fondamentale nel cogliere precocemente i segnali di disagio del bambino, fornendo così un contributo determinante e prezioso per dare un sostegno reale in tutti questi casi di vissuti lacerati.»

«Tutti i bambini hanno il diritto di vivere un’infanzia felice e serena; purtroppo, però, gli episodi di violenza su minori continuano ad essere frequenti e sono spesso compiuti da chi dovrebbe solo amarli e tutelarli – hanno detto Lucia e Alberto Giovanni Aleotti, azionisti e membri del Board di Menarini –. In questo scenario, Menarini continua a supportare questo progetto unico al mondo che, con la formazione di migliaia di pediatri e medici di base, aiuta a proteggere i più piccoli da un destino crudele.»

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