Le giovani stelle del gioco corretto brillano nella XXVII edizione del Premio Internazionale Fair Play Menarini
Dal 1997, il Premio Internazionale Fair Play Menarini si fa promotore di etica, lealtà, rispetto delle regole e degli avversari, e il rifiuto totale di qualsiasi forma di abuso e discriminazione. Un riconoscimento che vuole onorare il valore più alto del mondo dello sport: il gioco pulito in tutte le sue forme.
Giunto ormai alla sua XXVII edizione, il Premio è diventato di anno in anno un appuntamento di assoluto rilievo nel panorama delle manifestazioni dedicate alla cultura sportiva, dando risalto a grandi atleti che hanno saputo costruire la propria carriera sulle solide basi del fair play, trasformando i propri percorsi agonistici in modelli di vita virtuosi da cui anche le nuove generazioni possono trarre ispirazione.
E proprio le nuove generazioni sono state al centro di questa nuova edizione, grazie all’introduzione del Premio Fair Play Menarini Categoria “Giovani”, ideato per dare risalto alle nuove promesse del mondo sportivo che, al di là dei meriti agonistici, si sono distinte per dei gesti esemplari di gioco corretto, dimostrando di essere veri campioni di fair play.
La Giuria del Premio Fair Play Menarini ha voluto conferire spazio anche agli atleti e alle atlete più giovani, ragazzi che vivono lo sport con la passione di chi si allena ogni giorno coltivando un sogno, magari ispirandosi ai campioni che hanno fatto la storia delle loro discipline attraverso comportamenti esemplari.
Con questa finalità, il nuovo premio regala a Mariaclotilde Adosini, Emilia Rossatti e Giorgio Pietro Torrisi un palcoscenico adeguato ai loro comportamenti.
Sono loro tre i giovani campioni di correttezza che hanno ricevuto il Premio Fair Play Categoria “Giovani” 2023 nel corso della conferenza stampa tenutasi lo scorso 19 giugno al Salone d’Onore del CONI, a Roma.
“É una grande emozione per me essere premiata, anche perchè dopo il gesto che ho fatto non mi aspettavo tutto questo e sono contenta che ci sia stato un riscontro positivo – ha dichiarato la spadista Mariaclotilde Adosini, che poi ha spiegato – Durante la coppa del mondo under 20 ho fatto un assalto che è stato soggetto ad un errore arbitrale da cui ho ricevuto un punto in più. Dopo la svista arbitrale mi è stato chiesto se avessi voluto continuare e accettare la vittoria dell’assalto o tornare in pedana e riprendere dal punto in cui è stato commesso l’errore. Io ho scelto di tornare e riprendere la gara, poi vinta dalla mia avversaria.”
Come Mariaclotilde Adosini, anche Emilia Rossatti condivide la passione per la scherma. Al pari della rappresentante della Polisportiva Scherma Bergamo, la Rossatti, schermitrice dell’Accademia Bernardi di Ferrara, ha compiuto un atto di grande sportività.
“Penso che ricevere un riconoscimento così prestigioso sia un grande onore per me e per tutta la scherma italiana – le prime parole di Emilia Rossatti, che poi ha ripercorso ciò che è accaduto – Stavo gareggiando per il titolo italiano under 23 di fronte alla mia avversaria e amica Gaia Traditi che si è infortunata, così io ho deciso di non tirare più e di congelare il risultato. Alla fine lei è diventata campionessa italiana, conquistando anche l’accesso agli Europei. Una competizione a cui ho partecipato anche io e insieme abbiamo vinto la medaglia di bronzo a squadre.”
Particolarmente significativa è poi la storia di Giorgio Pietro Torrisi, giovane promessa siciliana del karate, che nel 2019, a soli 10 anni, si è distinto per una grande dimostrazione di fair play: accortosi dell’errore di punteggio che l’aveva decretato vincitore della sua categoria all’International Edukarate di Aci Castello, il piccolo karateka si è recato con la famiglia a Siracusa per restituire personalmente la medaglia alla seconda classificata.
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In una fase storica così delicata per la crescita delle nuove generazioni, questi messaggi assumono un valore sempre più importante. Lo sport ha il potere di cambiare il mondo e la presa di coscienza da parte dei più giovani su ciò che proprio lo sport rappresenta, è un segnale di grande ottimismo per il futuro.
I tre premiati sono simboli di quella grande comunità di ragazzi che ogni giorno si impegna, lavora e ottiene risultati straordinari.
Il Premio Internazionale Fair Play Menarini però non ha rivolto l’attenzione solo ad ammirevoli gesti di altruismo, ma ha confermato anche la sua vocazione formativa, interessandosi anche a chi è in grado di mantenere in equilibrio lo sport di alto livello e lo studio.
Il connubio tra agonismo e carriera scolastica infatti è stato al centro anche quest’anno del Premio speciale Fiamme Gialle “Studio e Sport”, assegnato martedì 27 giugno 2023 a Gianluca Gensini.
Nel 2022 il promettente nuotatore fiorentino ha preso parte ai Criteria giovanili di nuoto, conseguendo contemporaneamente il diploma superiore con il massimo dei voti e la lode.
“Il segreto per avere successo è il sacrificio – Ha spiegato Gensini – Spesso, a causa degli allenamenti intensi, sono stato costretto a studiare la sera, ma non ho mai vissuto questo come un problema, anzi. Avere ritmi serrati mi ha consentito di non avere mai tempi morti, imparando ad usare al meglio il tempo a mia disposizione sia per la scuola che per il nuoto.”
Il premio, istituito in collaborazione con il Comitato Regionale Toscana del CONI e i Gruppi Sportivi Fiamme Gialle, consentirà a Gensini di allenarsi al Centro Sportivo della Guardia di Finanza di Castelporziano, assieme agli altri due finalisti del Premio speciale Fiamme Gialle “Studio e Sport”: Serena Masi, atleta specializzata nel salto in alto, e il nuotatore Niccolò Lucchi.
Dalla sua esperienza personale, arriva un contributo utile per tutti i suoi coetanei:
“Ingegneria aerospaziale e il nuoto di fondo sono due attività che si conciliano. Deve essere soprattutto l’atleta a conciliarle, perché non è sempre facile. Sono anche convinto che con impegno e passione le due carriere possano andare di pari passo.”
Le storie di questi ragazzi evidenziano dunque che lo sport non può essere considerato un freno all’attività scolastica: l’impegno dedicato agli allenamenti può far scattare la molla per rendere al meglio anche sui banchi di scuola.
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