I protagonisti delle Volpi Rosse Menarini: Lorenzo Bassoli e Mattia Scandolaro si raccontano

Lorenzo Bassoli e Mattia Scandolaro sono due giovani giocatori delle Volpi Rosse Menarini. Entrambi hanno raggiunto Firenze all’inizio della stagione 2023/24, chiamati a rinforzare il team di basket in carrozzina che milita nel campionato nazionale di Serie A.

Il loro contributo alla squadra è stato fin da subito molto importante. Lo testimonia il fatto che durante il torneo di Eurocup giocato a marzo in Spagna, sia Lorenzo che Mattia, sono stati scelti nel ’Top Five’, il miglior quintetto di atleti della competizione internazionale.

Dopo questa nomina prestigiosa, i due ragazzi ci hanno raccontato il proprio percorso di vita, lo svolgimento dell’attività agonistica e quali sono gli obiettivi futuri del team fiorentino.

Mattia Scandolaro gioca a basket in carrozzina da 15 anni. È nato a Padova nel 2000, città dove è cresciuto tra le fila del CUS.

Lorenzo Bassoli invece ha 22 anni, è originario di Como e ha sempre praticato sport fin da bambino. Si è avvicinato al basket in carrozzina nel 2017 con la squadra di Cantù, dove ha militato fino al termine dello scorso campionato.

 

Mattia, Lorenzo, come è andato il primo anno alle Volpi Rosse Menarini?

Mattia: “Come prima esperienza è stata positiva. Ho trovato tutti ragazzi giovani che hanno più o meno la mia età. È molto bello trovarsi in un gruppo unito sia fuori che dentro il campo. Penso che sia stata una buona annata, in cui abbiamo messo in evidenza le nostre potenzialità. Siamo un organico giovane e siamo riusciti a esprimerci sempre meglio nel corso della stagione. Abbiamo fatto una bella prova anche in Eurocup, dove abbiamo perso solo una partita in finale con il Murcia. Una squadra che al momento è più forte di noi. Comunque è stata una gara intensa, utile per rafforzare lo spirito di squadra e capire dove migliorarci.”

 

Lorenzo: “Purtroppo abbiamo perso la partita decisiva per il primo posto di Eurocup, ma dobbiamo riconoscere che si trattava di un avversario di altissimo livello, una delle squadre più forti d’Europa. Per tutti noi è stato molto bello confrontarci con il Murcia, metterci alla prova ed essere in grado di dire la nostra, anche contro una formazione così completa. Ci ha fatto credere nei nostri mezzi e forse ci ha dato la spinta per concludere il campionato nel modo migliore.”

 

In che ruolo giocate? Quali sono le vostre caratteristiche principali in campo?

Lorenzo: “Io e Mattia abbiamo praticamente lo stesso ruolo. Giochiamo playmaker o guardia. Il nostro ruolo prevede la gestione del pallone. Le azioni di attacco nascono da noi e passano dalle nostre mani. Dobbiamo mantenere ordine, dettare i tempi per far muovere i nostri compagni. In poche parole cerchiamo di oliare i meccanismi affinché la squadra giochi al meglio.”

 

 

 

Perché avete scelto il basket?

Mattia: “La passione per il basket è nata un po’ per caso. Provengo dal nuoto che è una disciplina individuale. Poi casualmente ho partecipato ad una manifestazione giovanile che si svolgeva nella mia città e da lì mi sono follemente innamorato di questo sport. Ha significato veramente molto per me. Negli anni sono riuscito, per mia fortuna, a dedicargli molto tempo. Raggiungere risultati sempre più alti è una vera soddisfazione, anche se colgo un altro aspetto ancora più importante. Lo sport è uno sfogo e mi rende tranquillo. Ho costruito rapporti umani molto saldi, trovando sostegno dai compagni di squadra e dai tanti amici che ho conosciuto negli altri club. Sono cresciuto non solo a livello cestistico, ma anche sul piano personale.”

 

Lorenzo: “Anche per me il basket è una grande passione. Da piccolo giocavo nelle categorie juniores. Poi i video di campioni come Kobe Bryant hanno aumentato la voglia di mettermi alla prova. Il basket in carrozzina mi ha dato molto coraggio, soprattutto dopo la disabilità, quando lo sconforto per non poter più giocare a basket in piedi era davvero forte. Lo sport mi ha aperto molte opportunità, dentro e fuori dal campo. Ci si può aiutare tra compagni di squadra, sia nelle cose piccole che in quelle più grandi.” 

 

Quanto lavoro c’è dietro al raggiungimento di determinati obiettivi individuali e di squadra?

Mattia: “Nel nostro sport è fondamentale capire quali sono le esigenze dei compagni in base alle disabilità. Allenarsi tanto è fondamentale per trovare la giusta alchimia. Più si lavora, più si migliora. Avendo la possibilità di fare due allenamenti al giorno e dunque di dedicare uno spazio considerevole della giornata al basket, ho costruito nuovi rapporti umani, fondamentali per crescere.”

 

Dopo aver brillato al torneo di Eurocup terminato al secondo posto, quali sono le differenze più evidenti tra la dimensione italiana e quella europea?

Lorenzo: “Il format europeo ha una particolarità: si giocano partite ad eliminazione diretta, e questa è un’arma a doppio taglio. Quando si è in forma si può vincere anche una partita dal pronostico chiuso, ma basta una giornata storta e non c’è spazio per riparare ad una sconfitta. Bisogna essere pronti alle dinamiche di queste sfide e comprendere che tutto può succedere. È molto bello giocare con realtà che non conosci, confrontarsi con diversi stili di pallacanestro. Personalmente vivo questi eventi con grande emozione, perché si respira la competitività al massimo livello”.

 

Cosa significa essere nominati tra i migliori giocatori del torneo europeo?

Mattia: “Non me lo aspettavo. Cerco ogni volta di vivere il momento, mi piacciono i tornei di questo genere, dove ho sempre dato il massimo di fronte a giocatori che non affrontiamo regolarmente. Giocare contro le squadre straniere ti dà l’opportunità di provare sensazioni diverse rispetto a ciò che si prova in campionato. Aumenta l’adrenalina e aumenta il rendimento. Ho notato un grande cambiamento soprattutto a livello collettivo. Nonostante la Eurocup duri pochi giorni, siamo riusciti a costruire un’intesa perfetta tra noi. Personalmente, la nomina nel miglior quintetto del torneo mi inorgoglisce, ma sono rimasto molto più colpito di come siamo riusciti a lavorare di squadra.”

 

Quali sono gli obiettivi delle Volpi Rosse Menarini per il futuro?

Lorenzo: “Siamo molto soddisfatti del risultato che abbiamo ottenuto (quinto posto assoluto in Serie A). In Italia ci sono quattro squadre che dominano il campionato. Per noi era un anno zero e nonostante ciò abbiamo dimostrato di essere subito pronti a lottare con le compagini più attrezzate. Penso che in futuro potremmo seriamente mettere in discussione questa gerarchia. L’obiettivo è quello di ambire ad un miglioramento costante e magari spodestare una delle favorite alla vittoria finale.”

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