Diabete: l’importanza di fare sport

Tanto, tantissimo è stato scritto sul diabete da quando, nel lontano 1500 a.C., è comparsa su un papiro egizio la prima traccia tramandabile ai posteri su questa patologia.

Da allora tanti altri studi sono seguiti, anche se comunque non sembrano essere ancor oggi sufficienti a far conoscere e capire adeguatamente questa malattia dai molteplici aspetti.

L’importanza di essere informati e di conoscere il diabete

Il diabete non è semplicisticamente “la malattia legata all’aumento dello zucchero nel sangue (iperglicemia)”: se non conosciuto e soprattutto adeguatamente trattato può dare complicazioni anche importanti a diversi organi.

L’International Diabetes FederationIDF (in italiano: Federazione internazionale del Diabete) che da tempo unisce le associazioni nazionali del diabete in più di 160 paesi, si pone l’obiettivo di accrescere la consapevolezza globale su questa malattia, di promuovere la prevenzione e di incoraggiare l’attività di ricerca per trovare una cura alle differenti tipologie di diabete.

Tra le raccomandazioni più importanti dell’IDF c’è quello di attuare alcuni interventi di prevenzione tra cui:

  • ricevere adeguate informazioni sul diabete e sulle sue complicazioni, incluse quelle relative a cuore, vasi e ai fattori di rischio.

  • ricevere un adeguato trattamento non solo per controllare i livelli di glucosio, ma anche per la gestione dei fattori di rischio (per esempio colesterolo e pressione arteriosa elevati) e delle complicanze.

  • sottoporsi a periodiche visite di controllo per individuare precocemente la comparsa di fattori di rischio o di complicanze.

  • pianificare e mettere in atto, a livello di Servizio Sanitario Nazionale, programmi di prevenzione e di terapia.

Diabete & Sport: quanto conta l’attività fisica

Uno dei consigli più pratici e semplici da seguire per la persona diabetica è quello di inserire l’attività fisica nella propria routine quotidiana.

Questo non significa passare interi pomeriggi in palestra ma adottare solo dei piccoli accorgimenti come passeggiare, andare in bicicletta, usare le scale invece dell’ascensore o scendere dall’autobus due fermate prima.

Praticando l’attività fisica sarà infatti possibile vedere in tempi brevi numerosi benefici, come:

  • bruciare zuccheri e grassi

  • aumentare il consumo energetico e diminuire di conseguenza la tendenza a ingrassare

  • rendere possibile la riduzione (dietro parere del medico) dei medicinali per curare il diabete, l’eccesso di colesterolo e l’ipertensione

  • migliorare l’efficienza del fisico e dell’apparato circolatorio

  • ridurre lo stress

Al contrario di ciò che comunemente si può pensare lo sport non è assolutamente pericoloso negli adulti con il diabete; esistono, però, alcune limitazioni relative a sport “violenti” – ad esempio lotta, pugilato ecc. – e a quelli potenzialmente pericolosi – come alpinismo, automobilismo, motociclismo, paracadutismo ecc. – nel caso si abbia un notevole abbassamento improvviso della glicemia (crisi ipoglicemica).

È possibile fare sport anche se si sta assumendo farmaci, a patto che si seguano alcune semplici regole, come controllare la glicemia prima di iniziare l’attività, portare sempre dello zucchero (caramelle, succo di frutta ecc.) nel caso la glicemia si abbassi troppo, e se lo sforzo è prolungato portare anche dei piccoli spuntini.

Soprattutto il controllo della glicemia prima dell’esercizio fisico è fondamentale perché:

  • se la glicemia è inferiore a 80 mg è fortemente sconsigliato iniziare l’esercizio perché c’è il rischio di ipoglicemia.

  • con glicemia compresa tra 80 e 170 mg è necessario assumere un frutto o un bicchiere di latte o un panino prima dell’attività e dopo circa 45 minuti.

  • con glicemia compresa tra 170 e 250 mg è consigliabile non ingerire nulla prima dell’esercizio ma, dopo circa 45 minuti, assumere un frutto o un bicchiere di latte o un panino.

  • con glicemia superiore a 250 mg è severamente vietato non intraprendere alcuna attività fisica.

Naturalmente, indipendentemente da queste indicazioni generali, è sempre opportuno valutare le proprie esigenze con il medico in base alla terapia, al tipo di sport, alla durata dell’attività.

Lo sport nei bambini e adolescenti diabetici

L’attività fisica è importante anche e soprattutto per bambini e adolescenti diabetici, si dovrà però fare attenzione perché, come negli adulti, non tutti gli sport sono uguali sul piano metabolico.

Solitamente, infatti, la differenza è data dalla capacità dei muscoli di “bruciare” il glucosio in presenza o in carenza di ossigeno: parleremo così di sport aerobici e anaerobici.

Negli sport aerobici il glucosio è “bruciato” completamente fornendo molta energia e senza lasciare scorie; in quelli anaerobici il glucosio, invece, sarà “bruciato” solo in parte producendo poca energia e una scoria chiamata acido lattico che “intossica” i muscoli.

Per i più giovani sono consigliati gli sport aerobici, specie se effettuati a media intensità in modo da “allenare” ma non affaticare il cuore. Tra questi ci sono: jogging, corsa lenta, sci di fondo (lento), nuoto (lento), ciclismo (lento, in piano), aerobica e pattinaggio.

Gli sport anaerobici, invece, sono: calcio, tennis, pallavolo, basket, body building ecc.

Leggi che Diabete e alimentazione: tutto quello che devi sapere

 

11 risposte a “Diabete: l’importanza di fare sport”

  1. Bene sono contento per le notizie che divulgate e dei consigli. Sono un diabetico di tipo 2. Ma quello che più mi preoccupa e che
    mi sta più a cuore, è il mio nipotino diabetico
    di tipo 1 sin da quando aveva 2,5 anni. È seguito amorevolmente dai genitori, i quali sperano nella medicina e le nuove tecnologie

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