Tintoretto per la collezione d’arte Menarini

“Sguardo di brace, obliquo e incontentabile”. Questo è Tintoretto.

Da oltre 50 anni, la nostra azienda sostiene la realizzazione di monografie d’arte dedicate ogni anno a un illustre esponente della pittura e della scultura italiana, per rendere così accessibile e fruibile queste magnifiche opere attraverso i libri della collana d’arte A. Menarini.

“Quest’anno abbiamo voluto rendere omaggio al Tintoretto, raggiungendo l’artista e il pubblico che più lo ama proprio qui a San Rocco, dove è possibile ammirare la sua testimonianza più autentica e suggestiva” – ha commentato Massimo Gaiotto, direttore  Business Unit Pharma, durante la presentazione del libro, tenuta il 24 marzo 2013, a Venezia.

In un’epoca dominata dall’arte di Jacopo Sansovino, Pietro Aretino e Tiziano, s’impone la figura di Jacopo Robusti (1519-1594), ovvero Tintoretto, soprannome che gli derivò dal mestiere del padre, tintore di stoffe.

Già agli albori della sua carriera, Tintoretto aspirava a diventare l’artista “ufficiale” della Scuola Grande di San Rocco.

La sua prima opera per la Scuola, San Rocco risana gli appestati, fu eseguita nel 1542; per la seconda commissione dovette aspettare fino al 1559, quando gli fu assegnata l’esecuzione degli sportelli dell’armadio contenenti gli argenti sacri di San Rocco.

Il 1564 fu il suo anno cruciale. Tintoretto presentò l’ovale finito di San Rocco in gloria, per la sala principale dell’Albergo, anche se in realtà la Scuola stava preparando un concorso per l’assegnazione di questo lavoro.

Infatti, mentre i suoi colleghi, come narra il Vasari, portarono degli studi preparatori, Tintoretto consegnò l’opera finita e la collocò dove prestabilito.

I vari pittori protestarono perché erano stati richiesti solo dei disegni preparatori; un membro della confraternita era, addirittura, disposto a sborsare una cifra considerevole pur di non far vincere l’artista, ma Tintoretto rispose che quello era il suo modo di disegnare e che l’opera era un dono.

L’offerta era molto vantaggiosa e così riuscì ad avere l’incarico tanto desiderato.

tintoretto-menarini-monografia

La splendida monografia su Tintoretto è stata curata da Giovanni C.F. Villa e da Renzo Villa, per la collana Collezione d’arte A. Menarini, in collaborazione con Silvana Editoriale.

Alla presentazione – nell’edificio rinascimentale interamente affrescato dal maestro e dai suoi studenti –, oltre all’autore, Giovanni C.F. Villa, che ha raccontato la vita e le opere di Tintoretto, un ospite d’eccezione, il prof. Antonio Paolucci.

In quell’occasione, il direttore dei Musei Vaticani ha condiviso con il pubblico presente un suo ricordo della nostra azienda: “Menarini si è occupata d’arte quando nessuno lo faceva. I miei primi scritti sono stati pubblicati sulla rivista Minuti e proprio lì mi è stato possibile scrivere in libertà su argomenti magari “marginali” e di seconda fila ma che altrimenti non avrebbero trovato spazio.”

Quando la cultura alimenta l’esperienza, la conoscenza e il progresso.

5 risposte a “Tintoretto per la collezione d’arte Menarini”

  1. Mi complimento con la Menarini per questa nuova pubblicazione ,nel segno della continuità di una splendida tradizione risalente ormai al 1964.

    • Gentile Michele,
      grazie per il Suo interesse mostrato. Il libro d’arte della collezione Menarini del 2013 è stato il Tiepolo. Per il 2014 occorrerà attendere ancora un po’.

  2. Complimenti per il nuovo volume sul Tiepolo, ho letto quanto pubblicato dal Corriere della Sera il 14 settembre e sono in attesa di poterlo vedere.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *