Visita urologica: la prevenzione inizia a 40 anni

A pochi mesi dalla campagna #Controllati2017, organizzata dalla SIU – Società Italiana di Urologia, con il contributo non condizionante di Menarini, è ormai possibile analizzare i risultati di questo primo importante studio italiano di urologia, effettuato su oltre duemila pazienti.

Questa indagine ha permesso di individuare i fattori di rischio associati allo sviluppo delle principali malattie urologiche puntando l’attenzione sull’importanza della prevenzione.

Visita Urologica: la prevenzione urologica nell’uomo

Sembra ormai confermato: visite ed esami preventivi per controllare lo stato di salute dell’apparato urogenitale maschile devono essere effettuati già allo sfiorare dei 40.

L’esperienza #Controllati2017 ha, infatti, messo in evidenza un quadro niente affatto confortante: nel 10% del campione relativo alla fascia tra 40 e 50 anni, – soprattutto tra coloro che soffrono di diabete, colesterolo alto e ipertensione arteriosa – è emersa una sintomatologia del basso tratto urinario riconducibile ad una possibile patologia prostatica; da qui il campanello d’allarme ad anticipare le visite preventive.

Purtroppo però la campagna ha anche dimostrato che prima dei 50 anni l’atteggiamento maschile nei confronti della propria salute è meno attento rispetto a quello della donna: in media un uomo lascia passare due anni prima di esporre il problema al medico, mentre una donna sole 2 settimane.

Ne consegue che “alzarsi spesso di notte” è considerata dalla maggior parte degli uomini una “cosa normale” fisiologica per nulla legata all’invecchiamento.

Visita Urologica: le patologie dell’apparato uro-genitale maschile

Sono sei le patologie maschili più diffuse che possono incidere sullo stile di vita, tra queste abbiamo:

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Iperplasia Benigna della Prostata

Condizione clinica caratterizzata da disturbi urinari associati alla crescita della porzione centrale della ghiandola prostatica (adenoma prostatico). Si tratta di un problema estremamente comune nell’uomo e talvolta può associarsi a disturbi della sfera sessuale come la disfunzione erettile.

Prostatiti

Si tratta di infiammazioni della prostata, che possono manifestarsi con un esordio sia acuto che cronico. La prostatite è una patologia molto frequente e colpisce, in particolare, soggetti nella fascia di età compresa fra i 18 ed i 45 anni. L’origine è da ricondursi a infezioni da agenti patogeni (batteri) o a comportamenti scorretti nello stile di vita, come alimentazione non equilibrata, scarsa idratazione, funzione intestinale irregolare, pratica del coito interrotto, stile di vita sedentario.

Cancro della Prostata

Rappresenta il tumore più frequente nell’uomo. Il più importante fattore di rischio è la familiarità, in particolare in soggetti che abbiano un parente di primo grado affetto. Per una corretta prevenzione del cancro della prostata è opportuno effettuare, almeno una volta ogni 12 mesi, una visita urologica di controllo e un dosaggio del PSA a partire dall’età di 50 anni, anticipando lo screening all’età di 45 anni in caso di familiarità.

Disfunzione Erettile

La disfunzione erettile è definita come l’incapacità di ottenere e/o mantenere un’erezione sufficiente a permettere un rapporto sessuale soddisfacente. Si stima che nel nostro paese vi siano più di 2,5 milioni di uomini affetti da questa patologia e questo numero è certamente sottostimato in quanto solo 1 paziente su 3 si rivolge a un medico e aspetta in media due anni prima di rivolgersi a uno specialista per parlare dei propri disturbi. L’incidenza di tale disturbo aumenta all’aumentare dell’età.

Infertilità Maschile

Si definisce infertilità di coppia la mancanza di concepimento dopo 12 mesi di rapporti sessuali non protetti, centrati nei giorni fecondi del ciclo femminile. Si tratta di un problema che riguarda oltre il 30% delle coppie e il 50% dei casi la problematica riguarda l’uomo. L’esame del liquido seminale o spermiogramma è l’esame che consente di valutare lo stato di fertilità e dovrebbe essere eseguito da ogni uomo in età riproduttiva in modo da poter iniziare al più presto eventuali terapie laddove sussista un’alterazione del numero e della motilità degli spermatozoi.

Calcolosi Urinaria

Il calcolo urinario può formarsi in qualsiasi tratto dell’apparato urinario in seguito alla precipitazione e successiva aggregazione di sostanze presenti nelle urine. I calcoli, ostruendo le vie urinarie, possono determinare la colica renale, caratterizzata da un dolore molto acuto, lancinante e intermittente che origina dal fianco e si irradia attraverso l’addome lungo il decorso dell’uretere. In tutti i pazienti affetti da calcolosi, indipendentemente dalla natura del calcolo, esistono alcune misure da attuare e che possono favorire la prevenzione delle recidive, quali controllare il peso corporeo, aumentare l’introito di liquidi (circa 2,5 litri al giorno), limitare l’assunzione di grassi, di sale e di proteine (< 150 g al giorno), ridurre il consumo di cibi ricchi in ossalati (spinaci, bietole, patate, cioccolato), preferire bevande ricche di acido citrico (succhi di frutta, spremute di agrumi), frutta e verdura.

Consigli dall’urologo: 10 regole per una corretta prevenzione in ambito urologico

“Colpisce la frequenza di sintomi urinari – commenta Fabio Parazzini, membro del dipartimento di Scienze cliniche e di comunità dell’Università di Milano Irccs Policlinico, tra gli autori del lavoro scientifico – in soggetti ben al di sotto dei 50-60 anni. Il 34% degli under 40 ne ha già, tra quelli che ne hanno meno di 30 anni si tratta soprattutto di bruciore urinario. Ma tra i 30 e i 40 anni cresce la quota di chi si deve alzare varie volte la notte per andare in bagno, chi lamenta una sensazione di svuotamento incompleto.”

La Società Italiana di Urologia ha stilato un decalogo da seguire per una corretta prevenzione in ambito urologico che prevede semplici regole come bere con regolarità un’adeguata quantità d’acqua, seguire una corretta alimentazione ed effettuare le visite urologiche in diverse fasi della vita.

Prevenzione Urologica

Scopri tutte le 10 regole della prevenzione urologica: #Controllati: giugno è il mese della prevenzione urologica!

2 risposte a “Visita urologica: la prevenzione inizia a 40 anni”

  1. Una bellissima iniziativa! Però quest’anno andando sul sito controllati.it non ci si riesce a prenotare! Mi piacerebbe fare la visita, spero risolvano e aprano le prenotazioni!

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