Oltre gli stereotipi… Made in Italy 2015!
Stanchi di sentirvi additare all’estero con “pizza, spaghetti e mandolino”? Forse da quest’anno le cose potrebbero cambiare e accanto a “maccaroni” potrete aggiungere alla lista nuove punte di diamante tutte italiane!
Ebbene sì, i nostri punti di forza raddoppiano e il Made in Italy nel 2015 si smarca dai soliti stereotipi legati alla moda, al design e all’agroalimentare.
Per festeggiare questo giro di boa è stato presentato a Davos, qualche settimana fa, il video “Italy the Extraordinary Commonplace”, prodotto dal Ministero e dall’ICE. L’Italia oggi può, finalmente, essere descritta e vista come produttore di beni tecnologici e come secondo esportatore europeo nel settore della meccanica e dell’automazione.
Ma non solo…
Le imprese del farmaco, pur sullo sfondo di una crisi macroeconomica, non solo hanno dato un grande contributo allo sviluppo economico ma si sono confermate anche prime nell’industria per ricerca, competitività, investimenti e qualità delle risorse umane.
Ma guardiamo meglio alcuni dati:
1. I primi in Europa
Siamo ai primi posti in Europa per presenza industriale, in particolare al secondo nell’Ue (dopo la Germania) per valore della produzione e numero di imprese. La produzione farmaceutica realizzata in Italia rappresenta il 24% di quella realizzata nei principali Paesi Ue, una quota superiore a quella delle vendite (18%), a dimostrazione che l’Italia è un grande produttore ancor più che un mercato farmaceutico!
2. Produzione
Il valore della produzione farmaceutica realizzata in Italia nel 2013 è stato pari a 27,6 miliardi di euro. Gli investimenti e la qualità che le imprese del farmaco sanno esprimere consentono all’industria farmaceutica di avere livelli di produttività strutturalmente più elevati della media. Non solo, ma secondo i dati della Banca d’Italia la farmaceutica è il settore che dal 2001 al 2013 ha aumentato di più la produttività tra tutti quelli dell’economia: +55% complessivamente rispetto al +1% della media nazionale. Inoltre, secondo il rapporto Scenari Industriali 2014 di Confindustria, l’industria farmaceutica è l’unica che negli ultimi 5 anni ha aumentato la competitività del fattore lavoro (+12% contro il -20% della media).
3. Innovazione
Il comparto delle biotecnologie conta in Italia 241 aziende! Attualmente sono in sviluppo 403 molecole biotech, 295 in fase clinica e 108 in pre-clinica, oltre a 67 molecole in fase di discovery.
4. Qualità delle risorse umane
Non soltanto conta il 90% di laureati e diplomati ma ha anche un’alta la percentuale di quote rosa (44% del totale rispetto al 25% del resto dell’industria), con ruoli importanti nell’organizzazione aziendale e strategici per lo sviluppo.
5. Investimenti
In termini di investimenti in Ricerca&Sviluppo, la farmaceutica è il secondo settore in Italia, con un’intensità più che doppia rispetto alla media-alta tecnologia e 5 volte maggiore della media manufatturiera.
6. L’export
L’export ha raggiunto un record storico, rappresentando ormai il 71% della produzione. Negli ultimi 5 anni le esportazioni sono aumentate del 64% rispetto al +4,5% degli altri settori manifatturieri, determinando l’aumento complessivo delle esportazioni del 34%. Nella prima parte del 2014, l’export farmaceutico è ulteriormente cresciuto del 14%.
7. Internazionalizzazione
Tra le imprese a capitale italiano, le industrie farmaceutiche si posizionano ai primi posti per grado di internazionalizzazione. Questo processo coinvolge il settore farmaceutico molto più della media industriale, sia per la presenza di imprese estere in Italia, sia per la proiezione all’estero di quelle italiane.
Guarda il video Italy the Extraordinary Commonplace
Ignoravo la bontà di questi numeri.
Cominciamo a dire” mitica Italia” e proviamo a lasciarci alle spalle pessimismo e rassegnazioe.
Ma mass media conoscono e diffondono questi dati? A me sembra di no.
Grazie e spero di vedere e leggere buone nuove.