Menarini Pills of Art: l’Annunciazione di Beato Angelico

Iniziamo un nuovo viaggio delle Menarini Pills of Art, all’interno dell’arte di Beato Angelico. Un viaggio che anticipa la presentazione, che si terrà a Firenze nelle prossime settimane, dell’ultimo libro della collana d’arte Menarini dedicato al frate domenicano, scritto da Renzo Villa ed edito dalla casa editrice Pacini Editore.

Anche questa edizione è disponibile in lingua inglese, a conferma dell’impegno internazionale di Menarini nella diffusione della conoscenza dei grandi artisti oltre i confini italiani.

Osservando da vicino questo bellissimo affresco, è possibile leggere l’iscrizione: Virginis intactae cum veneris ante figuram pretereundo cave ne sileatur ave. (Quando passerai davanti alla figura della Vergine Immacolata, stai attento a non dimenticare di dire l’Ave Maria).

Siamo al primo piano del Convento di San Marco, a Firenze; all’inizio del lungo corridoio, che un tempo portava i frati domenicani nelle proprie celle, si erge imponente davanti a noi “L’Annunciazione”.

L’Annunciazione del corridoio nord, Convento di San Marco, Firenze

Attraversando il lungo corridoio, ogni domenicano, al momento di ritirarsi nella sua cella, posava il suo sguardo sulla scena che, oltre l’invito alla preghiera, suggerisce un richiamo all’obbedienza, una virtù fondamentale del buon religioso.

Guido di Domenico, detto Beato Angelico, decorò con tale intento molti spazi e celle dei suoi confratelli: l’affresco fa infatti parte di un ciclo di dipinti che è possibile ammirare al Museo di San Marco. Ma a differenza delle altre opere, L’annunciazione del corridoio nord offre all’osservatore l’esperienza di una vera visione. Le fisionomie, i gesti e le espressioni sono idealizzati per raccontare la realtà soprannaturale e divina dell’annunciazione; e la cura di ogni dettaglio – dal colore delle ali dell’Arcangelo ai capelli di Maria – esprimono allo stesso tempo bellezza e perfezione.

Menarini Pills of Art: l’Annunciazione del corridoio nord

Menarini Pills of Art: l'Annunciazione di Beato Angelico

Come le altre Annunciazioni su pala degli anni 30 del ‘400, anche L’annunciazione del corridoio nord è ambientata in un portico che si affaccia su un giardino chiuso da una palizzata (allusione che rimanda all’hortus conclusus simbolo della verginità di Maria) oltre il quale si vede un boschetto con cipressi.

L’architettura è una chiara aderenza alla semplice eleganza rinascimentale, ma propone tuttavia una novità: ovvero la disposizione diagonale in cui sono posti i due personaggi.

Arcangelo Gabriele, nell’atto di genuflettersi, è proteso verso Maria con le mani incrociate sul petto come per pronunciare il saluto: “Ave piena di grazia”. La divinità è espressa attraverso la veste rosa (colore che nella liturgia significa “gioia”), decorata da ricami d’oro, e soprattutto dalla grande varietà di colori nelle ali. Maria ha le braccia incrociate al petto ed è seduta su un semplice sgabello, avvolta in mantello blu. Per realizzare il famoso mantello, il Beato Angelico utilizzò la preziosa azzurrite e mise anche inserti in oro.

Scopri altre curiosità sull’arte con i video di Menarini Pills of Art, disponibili su youtube in varie lingue. Clicca qui. 

 

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