Giornata Mondiale del Cuore 2024: l’impegno di Menarini per la salute cardiovascolare
Il 29 settembre 2024, il mondo ha celebrato la Giornata Mondiale del Cuore, un evento annuale che mette in risalto l’importanza cruciale della salute cardiovascolare e mira a sensibilizzare sulla prevenzione delle malattie cardiache.
Lanciata dalla World Heart Federation, questa iniziativa globale riunisce oltre 200 organizzazioni nazionali in più di 100 paesi per amplificare gli sforzi di istituzioni mediche e fondazioni per il cuore nella lotta contro le malattie cardiache.
La campagna del 2024 ha il motto “Use Heart For Action” (“Usa il Cuore per l’Azione”). L’obiettivo di quest’anno è motivare le nazioni a sviluppare piani terapeutici a 360° per la salute cardiovascolare. Queste strategie sono fondamentali per affrontare ciò che i dati attuali mostrano essere la principale causa di morte al mondo. Sebbene le statistiche sulle malattie cardiovascolari siano allarmanti, c’è motivo di ottimismo: si stima che l’80% delle malattie cardiovascolari, comprese quelle cardiache e l’ictus, siano prevenibili. Questa cifra impressionante sottolinea il potenziale impatto di una maggiore educazione e di migliori pratiche sanitarie.
Dalla fine degli anni ’80, il Gruppo Menarini ha riconosciuto l’importanza della salute cardiovascolare, con un impegno costante nel campo che ha visto lo sviluppo di una gamma diversificata di prodotti farmaceutici innovativi, ciascuno con caratteristiche uniche. Questa linea di prodotti è completata da un servizio di informazione scientifica e di educazione sempre più completo e aggiornato.
Il Congresso ESC 2024, al quale Menarini ha partecipato a Londra dal 30 agosto al 2 settembre 2024, ha ulteriormente sottolineato l’importanza della cura personalizzata per le malattie cardiovascolari. Intitolato “Personalising Cardiovascular Care” (“Personalizzare le cure cardiovascolari ), l’evento ha riunito i maggiori esperti di cardiologia del mondo per esplorare trattamenti su misura che responsabilizzano i pazienti, migliorano i risultati, riducono i rischi e ridefiniscono gli standard di cura. Questo congresso ha evidenziato l’urgente necessità di innovazione e collaborazione nell’affrontare le malattie cardiovascolari, diventando un importante momento di confronto sull’avanzamento della cardiologia globale.
Studi recenti, discussi al Congresso ESC e non solo, hanno anche messo in luce l’impatto del cambiamento climatico sulla salute cardiovascolare. Le variazioni di temperatura e altri cambiamenti meteorologici sono stati collegati a un aumento della mortalità per malattie cardiovascolari (CVD). In particolare, 62% delle morti attribuibili al cambiamento climatico sono dovute a malattie cardiovascolari, con studi che mostrano che gli sbalzi di temperatura – in particolare il caldo e il freddo estremi – sono associate a tassi di mortalità più elevati. Inoltre, l’inquinamento atmosferico, riconosciuto come una crisi sanitaria globale dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), causa 8,1 milioni di morti ogni anno, di cui 3,5 milioni a causa di malattie cardiovascolari.
Oltre ai fattori ambientali, alcune patologie come ipertensione, diabete e dislipidemia contribuiscono significativamente alle malattie cardiovascolari.
L’ipertensione, o pressione alta, affatica il cuore e i vasi sanguigni, aumentando il rischio di infarto e ictus. Il diabete aggrava questo rischio danneggiando le arterie e rallentando la circolazione sanguigna. La dislipidemia, caratterizzata da livelli anomali di colesterolo e trigliceridi nel sangue, contribuisce alla formazione di placche arteriose. Altri fattori di rischio che contribuiscono alle malattie cardiovascolari sono l’obesità, il fumo e la sedentarietà.
Affrontare queste condizioni con cambiamenti nello stile di vita, terapie e un monitoraggio costante è fondamentale per ridurre l’impatto globale delle malattie cardiovascolari.
Menarini continua a investire in ricerca e sviluppo, non solo scoprendo nuovi approcci terapeutici, ma anche esplorando modi per contrastare i rischi ambientali che contribuiscono alle malattie cardiovascolari, con l’obiettivo di migliorare o ristabilire la qualità della vita dei pazienti, compiendo significativi progressi verso un mondo dal cuore più sano.