A difesa dei bambini: arrivano a Firenze i corsi sostenuti da Menarini contro le violenze sui minori
La triste realtà degli abusi sui minori è un problema diffuso a livello mondiale. Secondo un rapporto dell’OMS, un bambino su due nel mondo è vittima di violenza, fisica o psicologica, con conseguenze che spesso vanno ben oltre l’infanzia.
Per far fronte a questa emergenza, da nove anni Menarini offre il suo supporto non condizionante a un progetto unico nel suo genere per formare il personale medico, in particolare i pediatri, a riconoscere i segnali di disagio inespresso nei bambini e a intervenire in caso di sospetti abusi: sono i corsi formativi “Facing Abuse“, avviati nel 2016 su tutto il territorio nazionale e realizzati con il patrocinio della Società Italiana di Pediatria (SIP).
Ad oggi, il progetto ha dato vita alla prima rete al mondo di pediatri “sentinella”, grazie alla partecipazione ai corsi di migliaia di professionisti.
“Con 75 corsi e 600 ore di formazione svolte in 41 città italiane, sono già migliaia i pediatri sentinella in grado di intercettare i segnali di abuso in bambini e adolescenti. Siamo orgogliosi di sostenere questo progetto e ci poniamo l’obiettivo di formare 15.000 medici, pediatri e specializzandi.” dichiarano Lucia Aleotti e Alberto Giovanni Aleotti, azionisti e membri del Board di Menarini.
Quest’anno, il progetto “Facing Abuse 3.0” ha fatto tappa in 11 città italiane: dall’incontro inaugurale di Bologna, lo scorso 31 maggio, passando per Roma, Udine, Perugia, Como, Palermo, Torino, Potenza, Olbia e Savona, e oggi chiude i corsi 2024 a Firenze con nuove sessioni formative per decine di pediatri.
I corsi consistono in lezioni frontali, video-simulazioni ed esercitazioni pratiche, che forniscono ai partecipanti strumenti operativi per riconoscere i segnali di disagio e intervenire tempestivamente. “Grazie al progetto, sono nati o sono stati implementati percorsi e protocolli standard di Pronto Soccorso per riconoscere le violenze sessuali e fisiche – spiega Pietro Ferrara, coordinatore nazionale dei corsi, referente nazionale della Società Italiana di Pediatria (SIP) per abusi e maltrattamenti e professore ordinario di Pediatria presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma – Stando a un’indagine condotta lo scorso anno in 148 ospedali di 29 Paesi, Italia compresa, nella metà delle strutture gli operatori sanitari non hanno strumenti conoscitivi adeguati per identificare i minori vittime di abusi, negligenze e maltrattamenti. Una lacuna che i corsi formativi stanno contribuendo a colmare, portando a protocolli di Pronto Soccorso dedicati già presenti, per esempio, all’ospedale Sant’Eugenio di Roma e in altri ospedali romani, ma anche in strutture ospedaliere a Napoli, Palermo, Pisa e Perugia. In queste stesse città – conclude Ferrara – sono stati avviati cicli di formazione con lezioni dedicate nei corsi di laurea in Medicina e specializzazione in Pediatria, rivolti ai futuri medici e specializzandi.”
Un risultato cruciale del progetto è stato il superamento del tabù legato alle segnalazioni. Oggi, grazie alla formazione offerta, i pediatri hanno acquisito maggiore sicurezza nel riconoscere e gestire i casi di abuso, sia dal punto di vista clinico che giuridico, garantendo ai minori una maggiore protezione.
Così facendo, Menarini ha contribuito alla nascita di una rete di “pediatri sentinella”, formati a riconoscere e affrontare in tempo le violenze. Rete che di anno in anno continua ad espandersi, offrendo a sempre più bambini e adolescenti la speranza di ricevere un’assistenza adeguata e di essere protetti dalle devastanti conseguenze degli abusi.